Ricette CastelluccioCucina

Acquista la Lenticchia di Castelluccio
Lenticchia di Castelluccio
Lenticchie di Castelluccio di Norcia, le lenticchie per... »

Visita il nuovo sito di castellucciodinorcia.it

Ricette Tipiche di Castelluccio di Norcia
Castelluccio di Norcia la Cucina Tradizionale

di Romano Cordella e Paolo Lollini
 
Lenticchie in bianco
  • Dose:1 hg di lenticchia a testa
  • Cottura: non mettere a bagno prima della cottura, versare le lenticchie in acqua fredda, con sedano e uno spicchio d'aglio, poi mettere al fuoco; aggiungere il sale a inizio o fine cottura, non durante la bollitura, tempo medio di bollitura: circa 20 minuti.
  • Alla fine della Bollitura, se necessario scolare l'acqua eccedente, versare su un piatto di portata, condire con olio d'oliva crudo, aggiungere un pò di aceto, se piace.
Farecchiata
  • Ingredienti per 6 persone: 1 kg di farina di rovéia (farecchiata), 1 hg di alici, uno spicchio d'aglio, olio.
  • In 6 litri di acqua bollente salata versare lentamente la farecchiata mescolando in continuazione, come per la polenta; far bollire per almeno tre quarti d'ora a fuoco lento, continuando a mescolare. In una padella a parte si saranno fatti soffriggere nell'olio aglio e alici. Versare la farecchiata nei piatti e condire con il soffritto. Consumare calda.
  • Se avanza, successivamente si può rosolare a fette in padella, con olio.
Acquacotta
  • Acquacotta con patate, cipolla e baccalà (dose per una persona):
  • far cuocere in mezzo litro d'acqua salata due patate tagliate a fette e 1-2 pezzi di baccalà precedentemente dissalato; quasi a fine cottura aggiungere una cipolla piccola tagliata a metà. Preparare su un piatto fondo 6 fette sottili di pane raffermo (1-2 giorni); versare l'acqua bollente sul pane; quasi immediatamente coprire con un'altro piatto e scolare tutta l'acqua; versare sopra il pane patate, cipolla e baccalà, condendo con olio d'oliva crudo.
  • Sono possibili molte varianti: si può condire anche con cicoria campagnola, bietola, funghi soffritti a parte, uovo in camicia, pancetta soffritta, parmigiano.
Faratu de fare (Sanguinaccio di farro)
  • Lu faràtu è il budello di maiale usato per i sanguinacci.
  • Impastare farro (circa 1 hg per ogni sanguinaccio), sale, pepe, semi di finocchio selvatico, grasso e sangue di maiale. Riempire i budelli del maiale con l'impasto e legarli con spago. Mettere i faràti (al massimo 4) in acqua fredda, legati a un bastone che li tenga sollevati dal fondo del caldaio; salare l'acqua e portare ad ebollizione. La bollitura deve durare a lungo, circa un'ora. A cottura ultimata tagliare i fili cui stanno appesi i faràti in modo che questi cadano sul fondo del caldaio.
  • Si possono consumare subito. Non far avanzare faràti che siano stati cominciati, i faràti interi non consumati vanno riscaldati riportandoli a ebollizione e consumati entro il giorno seguente, serviti caldi.
  • Ritrovato esattamente identico come piatto tipico scozzese.
Lu pizzallòcu
  • Ingredienti: 1 kg di farina, 4 uova, 8 cucchiai di zucchero, 1 bicchiere di latte, 4 cucchiai d'olio d'oliva, 1 bustina di lievito, buccia di limone grattugiata, un pizzico di sale.
  • Impastare la farina con tutti gli altri ingredienti; dividere l'impasto in 5 pani oblunghi. Spennellare con rosso d'uovo, quindi spolverare con zucchero. Mettere al forno per circa un'ora.
  • Si preparava per i pastori in partenza verso la Maremma.
Giuncata
  • Dopo la cagliatura del late, con una schiummarola rimuovere lo strato superficiale della cagliatura dal caldaio, prendere lo strato sottostante (giuncata); mettere su un piatto, freddare con acqua corrente, condire con zucchero e liquore (alchermes o mistrà). Molto delicato.
Sapa
  • Ingredienti: 2hg di radice di carline (carlina acaulis, impropriamente dette cardi) tagliate a pezzi; 4 o 5 mele cotogne, tagliate a fette; 3 hg di noci (divise a meta); 2 hg di zucchero; 1 litro di mosto cotto.
  • Le carline devono essere raccolte in autunno, quando sono mature.
  • Preparazione simile a quella di una marmellata: mettere a bollire tutti gli ingredienti nel mosto; mescolare finché si addensa; far freddare; e mettere la sapa in vasetti di vetro da far bollire a bagnomaria, per la conservazione.
  • Si usa spalmata sul pane come una marmellata. Sapore eccezionale.
 

 

 

 

Alimentazione quotidiana e alimentazione festiva