Nella cultura pastorale di questo territorio,
leggere le vicende cavalleresche del Guerin Meschino,
narrate da Andrea da Barberino, era assai diffuso.
La leggenda del Guerin Meschino, e della savia Sibilla
sono strettamente collegate. Il Guerino alla ricerca
dei genitori, vuole a tutti i costi recarsi nella grotta
, sicuro del fatto che la SIbilla possa dare una risposta al
suo quesito. Lungo il cammino incontra molti gentiluomini
che cercano invano di dissuaderlo, uno dei quali addirittura
gli racconta, che, giorni indietro, tre ragazzi si recarono
dalla maga, ma solo due fecero ritorno. Ma il cavaliere
non desistette e proseguì. Arrivato alla grotta, lo
accolgono tre bellissime fanciulle che lo portano al cospetto
della savia Sibilla. Ella ascolta la ragione della visita,
poi inizia la sua opera di corruzione, per indurlo al peccato
e perderne l'anima; il cavaliere resiste a tutte le tentazioni,
e trascorso un anno decide a tutti i costi, di farsi svelare
le sue origini, ma la Sibilla gli risponde beffardamente
e sparisce. Con non poca difficoltà, il Meschino
ritroverà l'uscita della grotta per ritornare
al mondo reale.
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