In autunno, prima che la neve chiudesse la strada per Norcia
e prima della partenza degli uomini per la transumanza, si
acquistavano delle provviste di cibo che dovevano bastare
per il fabbisogno alimentare della famiglia per tutto il periodo
invernale. Si tornava a Norcia in primavera, per la festa
di San Benedetto, dopo che la neve si era sciolta.
...quanno era autunno se veniva a Norcia a fa la provvista
per linvernata perché la strada era chiusa, non
è come adesso che ce sta sempre lo spazzaneve. Allora
se veniva a fa la spesa a novembre, perché tante volte
a novembre la neve chiudeva e fino a marzo, aprile dovevi
sta attento, anche se noi cavevamo il negozio dalimentari
(Mario Coccia)
...tanti anni fa a Castelluccio ci faceva tanta neve, e allora
quanno che era il mese de novembre bisognava tenè tutto
dentro le case, perché non se usciva più fino
a la fine de marzo, fino a la fiera de San Benedetto, era
tutto bloccato. Se faceva la provista, se faceva a Norcia,
se comprava la farina, la polenta, quello che se poteva comprà,
la pasta poca. Quanno che al mese de marzo, allora il comune
faceva riaprì la strada, co le pale a mano. Allora
una squadra partiva da Castelluccio e una squadra partiva
da Norcia, doppo su sopra se rencontravano, quanno se rencontravano
era riaperta la strada, però facevano un corridoio
stretto, stretto quanto ce passavano le bestie, pe fa passà
le persone, mica ce dovevano passà le macchine (Sirio
Coccia)
...ma se veniva giù due, tre volte lanno, se
comprava tutto quello che serviva. Quanno che era autunno,
verso novembre, ottobre allora se veniva tutti, perché
poi faceva la neve e non potevi scenne. Allora compravi olio,
zucchero, sale, pasta quello che te serviva, conserve, baccalà
alici tutto, che allora costavano poco, invece mò costano
più della carne (Maddalena Conti)
...pe mangià era organizzato così, quanno era
novembre tu dovevi esserti assicurato tutto. Dovevi esse provvisto
de tutto pe tutti questi mesi che lommini stavano fori,
tu facevi la spesa. Il ventuno marzo, per San Benedetto, se
riscenneva, se cera tanta neve cera il comune
che faceva aprì le strade pe fatte venì a Norcia
(Settimia Testa)
...in tradizione usava a quei tempi che quanno che eravamo
a ottobre se pijava la farina, ne pijavi quintali, no chili.
Se macinava co lo molino a pietra, a acqua ,se annava a Castel
SantAngelo, cera la mola a acqua e a pietra. Allora
annavi là, facevi la provista, prendevi il granturco,
uguale pijavi un quintale de granturco pe fa la polenta tutto
linverno. Prendevi la farina, se faceva sempre il pane
fatto a casa. Il granturco se comprava, perché a Castelluccio
non ce nasceva il granturco. Lalice allora costava poco
era il pane de li poveretti, allora ne pigliavi tre o quattro
chili e li tenevi pe tutto il periodo, allora lalici
le sardelle costavano poco. Lalimenti principali durante
linverno era la polenta, la farecchiata, il farro, lorzo
da caffè se cortivava perché allora non se comprava
il caffè (Anna Perla)
...a ottobre, a novembre se veniva giù a Norcia a
fa la provvista per tutto linverno, se scenneva pe la
fiera dei morti, poi basta, chiuso, fino a la fiera de marzo.
Se comprava un po de pasta, lo zuccaro, un po
de vino, lo sale. Dovevi fa la spesa perché doppo non
se usciva più, pe la neve, allora ne faceva
tanta. Sennò dovevi venì a piedi, se partiva
la mattina, co la cavalla sennò a piedi (Lucia Cappelli)
...quanno in autunno se nannavano i genitori, li mariti
a le Maremme, allora ce lasciavano mezzo quintale de farina,
dieci litri de olio, no ricchi erano dieci litri, cinque litri
de olio (Giannina Argenti)
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